Mi sono avvicinata alla generazione di immagini con IA con curiosità, scoprendo subito una nuova velocità nel processo creativo. Prima, si dedicavano giorni a un’unica immagine; ora è possibile sviluppare e raffinare idee molto più rapidamente. Il lavoro non è meno impegnativo, ma il processo è cambiato.
Lavorare con l’IA ricorda il ruolo del regista: idee e visione sono fondamentali. Senza una direzione chiara, anche la tecnologia più avanzata non produce buoni risultati. L’IA tende a replicare modelli esistenti, ma se usata bene, diventa uno strumento potente.
Il lavoro è diventato più concettuale. Non si tratta solo di creare l’immagine perfetta, ma di comunicare in modo efficace. Le illustrazioni di Burano sono un esempio: si è potuto sperimentare nuove idee e composizioni, ottenendo risultati che catturano l’essenza del luogo.
L’intelligenza artificiale rappresenta una svolta. Permette di concentrarsi sulle idee e sulla direzione da prendere, ed è questo ciò che conta davvero.